Mio nonno Ugo, all’inizio degli anni ’50, proprio dove si trova la fonte che diede il nome alla nostra frazione, realizzò l’Hotel Fontespina sulle fondamenta di una casa di famiglia, di cui conservò le cantine dove si vinificava Merlot e Malvasia. Il vino veniva gustato dai clienti insieme ad altri prodotti della casa, anticipando il concetto “a Km 0”, oggi tanto decantato.
Uomo di grandi capacità e lungimiranza, mio nonno imparò il tedesco e intrecciò rapporti con agenzie per promuovere la struttura ricettiva anche all’estero. Ricordo ancora l’arrivo di turisti dalla Germania e dalla Svizzera, soprattutto nei mesi di maggio e giugno. E poi il turismo degli anni ’60-70”, con le famiglie che soggiornavano per tante settimane, provenienti da Roma e dal Nord Italia. Read More